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 Progetto Culturale - Punto di vista - Verso un mondo migliore 

n° 122 - 14 gennaio 2014

Verso un mondo migliore

 

Per capire la questione

Il messaggio per la Giornata del 2014 è: “Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore”. Come si può vedere dal primo all’ultimo messaggio, in questi anni il magistero sociale della Chiesa è stato arricchito dall’attenzione alla persona migrante per motivi economici o per motivi politici e, ultimamente, ambientali, affrontando sempre i temi e i problemi nuovi di una globalizzazione delle migrazioni che interessa ormai nel mondo 232 milioni di persone.
Ultimamente, poi, l’attenzione è andata particolarmente alle migrazioni forzate – come si può vedere anche da un recente documento del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti e Cor Unum – in particolar modo alle vittime di tratta, per sfruttamento lavorativo o a scopo sessuale, ai rifugiati e richiedenti asilo in fuga da ventidue guerre in atto o alle persone costrette a lasciare il proprio Paese dalle oltre trecentosessantacinque calamità naturali gravi che hanno colpito il mondo in questo decennio.
Papa Francesco, nella sua visita a Lampedusa aveva invitato a vincere l’indifferenza e, dopo la tragedia dei 366 morti del naufragio del 3 ottobre 2013, ha gridato ‘vergogna’. Credo che il nostro Paese giustamente abbia chiesto all’Europa di crescere nella solidarietà, oltre che nel controllo del Mediterraneo. L’Italia, però, sarebbe stata più credibile se si fosse presentata in Europa con una legge sull’asilo e con un piano di asilo nazionale organico, che ancora mancano; se si fosse presentata con un Centro di accoglienza ristrutturato e capace di ospitare 900 persone, anziché, come è, da tre anni lasciato in disuso per la maggioranza degli spazi e capace di ospitare solo 250 persone. Il Presidente della Migrantes, S.E. Mons. Montenegro, è stato a Bruxelles in questi giorni per incontrare le figure istituzionali e richiamare l’urgenza di un’Europa attenta a una delle sue porte d’ingresso, qual è Lampedusa.
Non solo in Italia ma anche in Europa, purtroppo, il tema delle migrazioni è stato affrontato guardando più ad aspetti ideologici che alla realtà e ai problemi concreti. Caritas e Migrantes da ventitré anni, anche con il loro ‘Rapporto immigrazione’, hanno cercato di aiutare la politica ad affrontare il fenomeno delle migrazioni a partire dai numeri e dalle situazioni reali. Oggi in Italia ci sono cinque milioni di persone di altri Paesi, che stanno cambiando il mondo del lavoro, la scuola, la famiglia, la Chiesa e la città; così come trentacinque milioni di migranti in Europa stanno modificando il volto di questo Continente a grande attrazione migratoria.
Giancarlo Perego

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