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 Progetto Culturale - Punto di vista - Cultura e scuola sono decisive per la societ? 

n° 155 - 13 novembre 2014

Cultura e scuola sono decisive per la società

 

Per capire la questione     

Una parola, che vuole avere il calore di una presenza e di un gesto, torniamo a indirizzarla alle famiglie oggi destinatarie di un primo doveroso sostegno, a cui auspichiamo ne seguano altri. La famiglia – come definita e garantita dalla Costituzione – continua ad essere il presidio del nostro Paese, la rete benefica – morale e materiale – che permette alla gente di non sentirsi abbandonata e sola davanti alle tribolazioni e alle ansie del presente e del futuro. Famiglie, vi ringraziamo a nome nostro, come Pastori, che ben conoscono i sacrifici che fate ogni giorno con dignità ammirevole; vi ringraziamo a nome della comunità cristiana, di cui moltissime di voi sono parte viva e attiva; vi ringraziamo – nessuno si adombri – anche a nome del Paese, perché siete titolo di onore e di speranza per la nostra Terra. Si parla a volte di “familismo” italiano: se gli eccessi non fanno bene in nessuna cosa, il forte senso della famiglia deve renderci fieri in Italia e all’estero.
L’apprezzamento e l’impegno per la formazione e la cultura è lodevole e decisivo per una società: e ci auguriamo che prosegua con decisione e concretezza. Desideriamo solo condividere una convinzione che sappiamo essere diffusa: la base della cultura non sono le competenze, che ci sono e sono spesso eccellenti, ma innanzitutto la formazione globale della persona. Il problema non è avere più informazioni, ma provare a fare sintesi. Ci sembra che la scuola sia sempre più tentata dalla sirena tecnologica: naturalmente la sirena canta per bocca e per conto di chi ci specula e arricchisce. I bambini sanno usare i dispositivi tecnologici meglio degli adulti, ma la macchina fornisce dei dati, non insegna a fare sintesi. Per questo a scuola – specialmente quella dell’obbligo – hanno bisogno di adulti che, capaci e appassionati della loro missione, aprono le menti e i cuori alla verità, al pensare, alla sintesi delle conoscenze, delle competenze e delle esperienze. A questa scuola, in tutti i suoi ordini e gradi – come già in piazza San Pietro alla presenza del Papa – rinnoviamo la nostra stima e l’incoraggiamento.
Un’ulteriore parola vorremmo dirla per le Scuole Cattoliche e per i Centri di Formazione Professionale. Pur riconoscendo che alcuni recenti provvedimenti vanno nella giusta direzione, questi Istituti non godono ancora di un’attenzione tale che faccia giustizia a loro e a tante famiglie.
Card. Angelo Bagnasco

Per Approfondire

Il fatto

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