Si può uscire dalla crisi attuale, che non è solo economica, senza unidea forte di futuro? SEFIR (Scienza e Fede sull‘Interpretazione del Reale", in collaborazione con il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), organizza un Convegno sul sul tema "Il Futuro", scelto per la sua attualità.
Poiché SEFIR si occupa del rapporto tra scienze dure, filosofia e teologia, nel corso del Convegno sono previsti pertanto contributi più scientifici (futuro e morte del cosmo, futuro e morte degli organismi biologici, futuro e morte delle realtà tecnologiche) ed altri più filosofici o biblici.
Tre relazioni sono dedicate alla percezione del futuro da parte delle persone e della società in prospettiva psicologica, cinematografica ed architettonica.
Il programma:Giovedì 24 gennaioOre 15.00 - Apertura lavori Giandomenico Boffi (LUSPIO, Roma)Gennaro Cicchese (Ecclesia Mater, Roma)Antonio Sabetta (Ecclesia Mater, Roma) Ore 15.30 - Il futuro del cosmo: tra scenari prevedibili e imprevedibili (Piero Benvenuti, docente di Astrofisica, Università di Padova)Ore 17.15 - Dalla morte alleternità: la morte cellulare come linfa vitale (Luciana Dini, docente di Biologia Cellulare, Università del Salento)
Venerdì 25 gennaioOre 9.30 - Spunti per uninterpretazione filosofica del futuro (Andrea Aguti, docente di Filosofia, Università di Urbino)Ore 11.15 - Passato, prossimo. La prospettiva del soggetto al futuro anteriore (Maria Teresa Maiocchi, docente di Psicologia. Università Cattolica di Milano)Ore 15.30 - Simmetrie tra ricordo e speranza, nellabitare la terra (M. Antonietta Crippa, docente di Storia dellArchitettura, Politecnico di Milano)Ore 17.15 - Lazienda del futuro e il futuro dellazienda (Americo Cicchetti, docente di Organizzazione Aziendale, Università Cattolica, Roma)
Sabato 26 gennaio Ore 9.30 - Accadde domani (Edoardo Viganò, docente di Scienze della Comunicazione Istituto Redemptor Hominis, Roma e direttore della Rivista del Cinematografo)Ore 10.45 - La tradizione ebraico-cristiana sulle cose ultime (Giancarlo Biguzzi, docente di Nuovo Testamento, Università Urbaniana di Roma)