A Teramo il 22 maggio
Dopo anni di studio (1985-2015) il Centro Ricerche Personaliste di Teramo su sollecitazione degli Uffici Diocesani della cultura e della comunicazione sociale e su invito della intera Diocesi di Teramo-Atri ha trovato nella scelta del tema per il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale a Firenze, una sintonia di obiettivi e di metodo.
Con questo spirito la Diocesi di Teramo Atri, tenendo conto dell‘esperienza vissuta dal gruppo della rivista "Prospettiva Persona" ha inteso prepararsi per l‘evento di Firenze con un appuntamento di ordine culturale legato ad un maestro del pensiero del Novecento che ha impregnato la cultura cattolica e laica in senso umanista: Paul Ricoeur.
Il 22 maggio 2015 la figura del filosofo francese verrà ricordata a dieci anni dalla sua morte in un incontro che intende aiutare la preparazione per Firenze 2015 attrraverso la rilettura contemporanea dell‘umanesimo di ispirazione cristiana adatto come proposta di valori anche per i non credenti.
Alle ore 16,30 nella Sala del Vescovado in P.za Martiri, a Teramo, dopo la presentazione da parte del vescovo Michele Seccia , amico personale di Paul Ricoeur, l‘attenzione verrà centrata su una tematica che ha interessato la filosofia della seconda metà del Novecento e l‘inizio del nuovo secolo: l‘etica responsabile e l‘antropologia personalista.
I relatori nell‘ordine saranno:
Giovanni Giorgio, docente all‘Università lateranense, autore di un testo su Ricoeur, parlerà sull‘antropologia teologica del filosofo
Daniella Iannotta, già docente di semiotica e filosofia morale all‘Università di Roma3, amica personale e traduttrice dell‘opera di Ricoeru in Italia, puntualizzerà gli elementi fondanti l‘umanesimo cristiano del filosofo, quali la relazione di reciprocità e il perdono difficile
Francesca Brezzi, già docente di Filosofia morale a Roma 3, autrice della prima monografia su Ricoeur in Italia, sottolineerà gli aspetti etici dell‘umanesimo cristiano di P. Ricoeur con i risvolti sociali e politici da proporre ad un umanesimo che voglia essere rispettoso della persona umana.