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Home - eventi - Il cambiamento demografico
"Lo scopo di questo Rapporto-proposta, al quale hanno lavorato alcuni dei maggiori demografi italiani di varie matrici culturali
insieme a studiosi di altre discipline, è proprio far entrare nell’intero corpo sociale la consapevolezza della sfida demografica con cui l’Italia deve inevitabilmente misurarsi."
 
Card. Camillo Ruini
Mediacenter
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Il Presidente della CEI alla presentazione genovese del Rapporto-proposta
«Il calo demografico non è solo un inverno ma un suicidio». L’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, non ha usato mezze parole nell’intervento al convegno che si è svolto su Il Cambiamento demografico. Rapporto proposta sul futuro dell’Italia a Genova il 1° febbraio. Per invertire questa tendenza al suicidio, ha spiegato, servono il lavoro «non fisso ma stabile» e «una società accogliente ed educante». Presente anche Dino Boffo, direttore di Tv2000.
L'intervento alla presentazione del Rapporto-proposta a Bologna del 1° febbraio
« Il politico pensa alle elezioni; l’uomo di stato alle nuove generazioni. Questo libro non rimarrà un grido nel deserto se avremo sempre più uomini di stato». Lo ha detto il cardinale Carlo Caffara introducendo nel pomeriggio del 1° febbraio all’Istituto "Veritatis Splendor" la presentazione bolognese del volume Il cambiamento demografico. A parere di Caffarra è mutata, in primo luogo, il senso del vissuto della sessualità.
Cogliere i segnali di una nuova società
Per l'Italia un futuro possibile si può iniziare a intravedere. Qualche previsione può essere avanzata per il prossimo periodo. Non si tratta di guardare nel vuoto e sognare ad occhi aperti, né di leggere il destino attraverso la sfera di cristallo. Per descrivere uno scenario abbastanza realistico è sufficiente partire dai dati della recente pubblicazioni dell'Annuario Istat.
Nel 2010 ulteriore calo di nati italiani
Netta conferma del trend delle culle vuote che affligge l’Italia da parte dell’Annuario statistico Istat 2011. Nel 2010 i nati sono stati 561.944, in calo rispetto ai 568.857 dell’anno prima (-1%). Un articolo di Pierluigi Fornari riassume i numeri di una crisi che non è solo demografica.